“Il mercante di monologhi” è uno spettacolo divertente, dinamico e a volte dissacrante, che mira a recuperare la tradizione del teatro popolare, dai giullari medievali alla commedia dell’arte, per riportare in strada la voce critica dell’artista. Matthias Martelli veste i panni di uno spietato mercante, un uomo del fare, un “entrepreneur”, simbolo del nostro tempo, che richiama a sé gli spettatori per vendere i suoi “prodotti”. Ma il pubblico raccoltosi intorno al suo carretto di legno si renderà ben presto conto che i “prodotti” del mercante non sono “cose ”, beni materiali da indossare per essere più belli, o creme di bellezza per sembrare più giovani, bensì monologhi! Satirici, profondi ma soprattutto comici. E così il mercante salta sul suo suggestivo carretto di legno, e, ascoltate le richieste del pubblico, si trasforma in uno dei suoi incredibili personaggi. Personaggi assurdi, così assurdi che sembrano reali, così reali che alla fine c’è il rischio di chiedersi: «Ma in che diavolo di mondo viviamo?». E allora: di chi indosserà i panni il mercante? Di un grottesco politico? Di un vanaglorioso intellettuale? Di un esperto di gestualità? Di un appassionato di film a luci rosse? Di un antropologo pazzo? Di un burocrate ossessivo? O di chi altro? Sono i monologhi di questi personaggi che il mercante “venderà” al pubblico, il quale sceglierà di volta in volta quale monologo verrà interpretato, ripagando il mercante con la moneta dell’applauso. A cosa può servire un monologo? Non si può mettere addosso come una giacca, è vero, ma si può infilzare nel cervello, e lascIarci dentro un’immagine, un gesto, una parola. Sarà poi compito di un altro personaggio, il dottor Graziano, arrivato direttamente dalla Commedia dell’arte del ‘500, quello di costruire il “cerchio” prima dello spettacolo, e di concludere con il discorso del cappello. Si tratta di un personaggio grottesco, un sapientone folle, che cita latino maccheronico e frasi d’improbabili luminari. È lui il vero e proprio “sponsor” del mercante di monologhi. Lo spettacolo è pensato come una performance divertente e profonda al tempo stesso, che combina il linguaggio dei gesti con quello della parola, fisicità e scrittura comica, improvvisazione e gioco teatrale. Uno spettacolo sempre nuovo per il pubblico, capace di descrivere il mondo contemporaneo in maniera critica, ma che, allo stesso tempo, permette l'immaginazione di un mondo nuovo. Lo scopo? Far esplodere ogni volta, nel pubblico e nell’attore, l’inatteso, la meraviglia. CONSIGLIATO: PER TUTTI