Trascorsi quasi venti anni da quando nel ’98 si formò la prima cellula degli Opa Cupa, la band rappresenta il primo esperimento balkan nato in Salento. Opa Cupa è il racconto di testimonianze irripetibili, è spogliarsi per rinascere, crescere per tramandare tradizioni. Opa Cupa è la costante ricerca della condivisione, è la comunicazione tra lingue sconosciute, sono le barriere sociali che crollano dinanzi al confronto tra etnie e culture apparentemente lontane e diverse. Opa Cupa è il sud del mondo, è la periferia dimenticata ai margini, è una storia di immigrazione, di viaggi e di partenze. Opa Cupa è una esperienza da vivere. Il percorso artistico della band è caratterizzato dalla ricerca delle melodie dei balcani che si incrociano con le sonorità tipiche del Sud Italia, si arricchiscono di sfumature progressive jazz e impreziosite dai tempi dispari e irregolari creano un connubio perfetto fra tradizione ed avanguardia. L’esplosiva band guidata dal Maestro Cesare Dell’Anna, negli anni si è nutrita di contaminazioni, esperimenti e dinamicità. Il cuore pulsante degli Opa Cupa è infatti la continua voglia di sperimentare ed arricchirsi musicalmente tramite l’esplorazione di nuovi percorsi sonori, senza la paura di spingersi oltre le barriere di genere. Il sound degli Opa Cupa è sfrontato, sprezzante del pericolo di osare che viene rovesciato ed utilizzato per giocare. Da questa mentalità nasce il nuovo album in cui Cesare Dell’Anna mischia le carte per l’ennesima volta sfidando se stesso, amalgamando immaginari colti con espressioni popolari. Il risultato è un viaggio che non può essere raccontato, bisogna farsi trascinare in un mondo in l’arcobaleno ritmico disegna la strada percorsa dai musicisti; un viaggio che si affronta scalzi nonostante sotto i piedi ci siano le macerie delle periferie non ricostruite dell’Est Europa, mentre spira a tratti un vento dal Maghreb e a tratti la brezza marina dal Salento. Una formazione di tre elementi in cui la tromba di Cesare Dell'Anna si trova a muovere passi sinuosi accanto alla fisarmonica e al violoncello suonati da Rocco Nigro e Redi Hasa. CONSIGLIATO PER: TUTTI