Marco Sforza (classe '81) è un istrione votato alla musica cantautorale, un cantastorie dallo spiccato senso dell’humor e dalla sincera musicalità. Pianista virtuoso e chitarrista beffardo.
Più di 350 concerti all’attivo in diverse località della penisola tra cui a Bologna al Roxy Bar e a Roma all’Auditorium della Musica, ha aperto i concerti de I Nomadi, Giorgio Conte, Andrea Minigardi, Nina Zilli, Dente, Beppe Voltarelli,  NoBraino, Filippo Graziani, Mercanti di Liquori.

"Della musica, quando la ascolti con un po’ di attenzione, ti colpisce il suo essere nell’ambiente, parte di una conversazione garbata tra il solista ed il suo pubblico. Lo senti che la voce stabilisce un dialogo, si crea il suo spazio d’ascolto con la gentilezza del testo e le note della musica. Ti colpisce la sua aura nostalgica che cerca la poesia dei grandi cantautori in brani che non strepitano e non gridano, ma hanno la sapienza ispida di una ballata che usa
una voce sola per esprimere le idee di un coro."

Sono passati già 10 anni dal suo primo disco "Laiv", registrato insieme al trio Separè in presa diretta al Circolo Culturale MateriaOff di Parma. Questa speciale ricorrenza lo ha portato alla decisione di fare il nuovo disco con nuove canzoni sempre dal vivo ma con una particolarità in più: questa volta sarà da solo con la sua chitarra, accompagnato un suo caro amico fonico, Franco Fucili. Durante l'anno andranno in giro per locali, osterie, teatri, circoli, festival e magari anche home-concert... registreranno tutti i concerti e alla fine dell'anno selezionaranno il materiale migliore così da farne un bel disco, per l'appunto "live". Immortalare quella magica atmosfera che ogni volta si crea ad un concerto è sempre stata la mia melanconia preferita.

ADATTO A TUTTI

Spettacolo OFF