Circ Panic
Mira'T
Una gigantesca bilancia è posizionata al centro del palco. Mira'T gioca con uno scambio di prospettive. Da lui a lui stesso, sia introspettivo che aperto agli altri. Da te a lui e da lui a te. Osserva se stesso e a confronto con il proprio senso di solitudine, decide di lanciarsi in un viaggio alla scoperta del sé, e trasporta il tutto sul palco. Mira'T è un invito ad osservare se stessi senza autocompiacimento o presunzione, ma con ironia e auto derisione. In costante ricerca di stabilità ed equilibrio oscilla, ruota e danza.
Mira'T vuole essere un invito a riflettere sulla vulnerabile condizione dell’essere umano, una proposta a riflettere sull' illusoria stabilità della vita in cui ciascuno di noi, in qualsiasi momento, potrebbe trovarsi in una situazione limite. Sul palco, un uomo e una gigantesca bilancia. Giocando con pesi e contrappesi, l’uomo si lancia in un viaggio alla costante ricerca dei limiti dell’equilibrio. Questo viaggio fisico attorno alla geometria della struttura rappresenta anche, simbolicamente, un viaggio interiore ed emozionale.
E’ un’auto-osservazione ma allo stesso tempo un’esposizione di sé stesso allo sguardo degli altri, in cui rivolgendosi alla solitudine di ciascuno cerca di sopraffarla portandola sul palco. Un viaggio simbolico a cui ognuno di noi può rapportarsi, una riflessione sul significato di intraprendere scelte importanti, decisioni che cambiano la vita. Alcuni possono lasciare il loro luogo di nascita ed avventurarsi in terre sconosciute, altri trovano riparo nascondendosi dalla società stessa. Anime perse, in cerca di un luogo proprio, persone piene di paura e speranza, rassegnazione e sogni. Ognuno con il proprio equilibrio interiore che oscilla tra un sentimento e l’altro.
Come in L’home que perdia els botons, la precedente fatica dell’artista, in Mira'T vengono proposti nuovi metodi di usare l’albero, integrandolo in una struttura simil-scultorea, l’elemento centrale che permette allo spettacolo di esplodere.
Con L’home que perdia els botons, l'artista Jordi Panareda aveva iniziato un processo di riflessione personale sulla vita in generale. Queste due creazioni sono un’espressione di questo processo di maturazione, un modo più meditativo di guardare al mondo. Le priorità dell’artista sono cambiate e si è lasciato nutrire da tutti quei piccoli dettagli che appartengono alla vita di ogni giorno. "Una delle cose che ho imparato nel corso della mia carriera come artista è che la lunghezza di un atto non è limitata ai 40 minuti che costituiscono lo spettacolo. L’atto inizia nel momento in cui lasciamo casa per lanciarci in un viaggio di centinaia o migliaia di chilometri, per raggiungere infine il pubblico e creare l’atmosfera, come in una costellazione in cui siamo tutti uniti essendo una parte del tutto, e nel divertimento tutte le barriere emozionali s’infrangono. Alla fine, le immagini e le sensazioni che si provano durante lo spettacolo continuano a vivere nei cuori e nelle menti degli spettatori"
- La struttura
E’ una struttura che si auto sorregge e che non necessita di ancoraggio, una bilancia gigante a forma di T fatta di legno e ferro. La stessa rappresenta la base e l’asse attorno a cui ruota l’intero spettacolo. Siamo satelliti che ruotano attorno a noi stessi, alle nostre vite e inevitabilmente attorno alle vite degli altri. Ma a volte qualche corpo esterno interferisce con questo schema di movimento costante, e tutto cambia il suo corso. La struttura ha una base ad albero, una tecnica circense con la quale ho lavorato negli scorsi 15 anni. Come nella mia creazione precedente, voglio innovare questo impianto, cercando nuove forme di interazione con lo stesso.
- L’area spettacolo negli spazi pubblici: l’approccio basato sulla proiezione
Lo spettacolo è pensato per svolgersi all’aria aperta, in scenari ed ambienti differenti, e questo ci chiede di non optare per la strada più sicura, lasciando invece spazio all'imprevisto, cose che forse non avremmo mai immaginato. Dagli inizi del Circ Panic, sono sempre andato in scena in spazi aperti, immaginandomi in spazi pubblici. Come nella mia creazione individuale, “L’home que perdia els botons”, lavoro su una struttura circolare. E’ un’impostazione che richiede una presenza massimale; non si può nascondere niente. Il pubblico diviene parte dello spettacolo e ciascuno può vedere tutto. Questo crea una relazione davvero speciale tra artista e pubblico. Nonostante la struttura sia circolare, lo spettacolo è fatto anche per essere portato in scene nei teatri.
- Formazione professionale
Jordi Panareda Pou (Ideazione, Produzione e Interpretazione) nasce a Montseny, vicino Barcellona, nel 1971. Inizia il suo percorso nel mondo delle arti performative come tecnico audio e pirotecnico con la Begat Theatre Company. Nel 2001 fonda la compagnia “Circ Panic” con Alexa Lecomte. Il suo primo spettacolo, “Servei a Domicili”, è stata portata in scena più di 400 volte in 10 Paesi differenti. Lo spettacolo includeva discipline come attività su albero, funambolismo, acrobazia ed addestramento di animali. Dal 2003 Jordi studia movimento e danza contemporanea con Male Pelo, Tomàs Aragay, Claire Ducreux, Roser López Espinosa e Maria Fields. Frequenta anche diversi laboratori organizzati da Michel Dallaire. Nel 2005, il Circ Panic ha messo in scena “La Caravane Passe”, uno spettacolo che è stato portato in tour fino al 2010 e che ha consolidato la compagnia all’interno del circuito internazionale. “L’home que perdia els botons”, la prima produzione individuale di Jordi Panareda, lanciata nel 2011. Questa ha reinterpretato l’uso tradizionale dell’albero, essendo Jordi pioniere nel lavoro con l'albero orizzontale. Lo spettacolo è stato portato in scena più di 200 volte nei maggiori festival europei. Allo stesso tempo, Jodi Panareda ha collaborato come consulente di diversi compagnie circensi e di ballo.
Premi:
-2007 – Festival di Chiclana, Spagna, premio come Miglior Spettacolo a La Caravana Pasa;
-2012 – Zirkolika, premio come Miglior Circo di strada e Miglior Accompagnamento Musicale per L’home que perdia els botons
Nazionalità: Spagna
Genere: Teatro di strada, circo contemporaneo
Email: info@circ-panic.com
Url: https://www.circ-panic.com